Franco Battiato, il maestro siciliano scomparso il 18 maggio del 2021, aveva un sensibilità ambientale che nulla ha a che vedere con Jovanotti, al centro delle polemiche in quest'estate per i suoi spettacoli nelle spiagge.
A raccontare l'anima verde di Battiato in un'intervista a Il Fatto Quotidiano è Filippo Destrieri, storico tastierista del Maestro. Successo tutto quarant'anni fa. Battiato avrebbe dovuto cantare e suonare a Villasimius, ma rinunciò quando seppe che per far spazio all'area concerti sarebbero stati tagliati alcuni alberi di un bosco secolare. Peraltro Battiato pagò di tasca la penale per aver fatto saltare l'evento musicale.
Così, testualmente, ha detto Destrieri: “A Villasimius successe poi un fatto eccezionale. Era l'ultima data di un minitour sardo, e mentre stavo arrivando sul posto con la band, incrocio la macchina di Battiato. Stava andando via e ci faceva segno di seguirlo. Più tardi, arrivati in aeroporto, ci spiegò che aveva annullato il concerto: l'organizzazione stava tirando giù un bosco secolare per far spazio alla gente. Aveva fermato le ruspe e, accollandosi la penale, rinunciato a quella data”. Jovanotti, invece, chiama “econazisti” quanti osano protestare con il suo ‘Jova beach party'.